con
Alessandra Ferro e Patrizia Bellucci
e con
Marcello Fiorini (Fisarmonica)
Una madre abbandona la figlia ancora infante per consacrarsi alla fede nazista. Si ritrovano dopo anni, cercando di capirsi, rimestando nella loro vita, in uno spazio onirico e irreale. La madre, scolpita in una età indefinibile, è deturpata dai segni di un agghiacciante addestramento di disumanizzazione. La figlia, decisa a riscattare il proprio dolore, spera in un pentimento. In una vecchia valigia è custodita una bambola, unica testimone. Il ritmo è serrato e forte. L’atmosfera tagliente. I due personaggi si affrontano in un feroce scontro vittima-carnefice. Ma i ruoli possono ribaltarsi. La madre chiede, implora di essere chiamata, mamma. La figlia rifiuta, incapace di pronunciare quella parola mai detta prima. Non vuole, non può amarla.
Dal 9 al 21 ottobre 2018
Da mart. a sab. ore 21 dom. ore 19